
Guida completa per vendere crediti fiscali a soggetti qualificati
Negli ultimi anni, i bonus edilizi come il Superbonus 110%, l’Ecobonus e il Bonus Facciate hanno introdotto meccanismi di cessione del credito fiscale per incentivare interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Tuttavia, la normativa prevede che, dopo la prima cessione, i crediti possano essere trasferiti solo a determinati soggetti, definiti “qualificati“. In questo articolo analizziamo chi sono, perché sono fondamentali e come funziona il processo.
Chi Sono i Soggetti Qualificati?
Secondo la normativa vigente, i soggetti qualificati autorizzati a ricevere i crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi nelle cessioni successive sono:
- Banche e intermediari finanziari: Iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (TUB).
- Società appartenenti a un gruppo bancario: Registrate nell’albo ai sensi dell’articolo 64 del TUB.
- Imprese di assicurazione: Autorizzate a operare in Italia secondo il decreto legislativo n. 209/2005.
Questi enti sono ritenuti affidabili e competenti, in grado di verificare e gestire i crediti fiscali con trasparenza e sicurezza.
Perché Non Tutti Possono Acquistare i Crediti Fiscali?
La normativa prevede che la prima cessione del credito possa avvenire liberamente, ovvero verso qualsiasi soggetto, sia privato che impresa. Tuttavia, le cessioni successive sono consentite esclusivamente a soggetti qualificati.
Le motivazioni di questa restrizione sono:
- Regolamentazione del mercato: Limitare la circolazione a soggetti regolamentati garantisce una gestione più sicura e trasparente.
- Monitoraggio fiscale semplificato: La gestione da parte di soggetti qualificati riduce il rischio di frodi e semplifica i controlli dell’Agenzia delle Entrate.
- Capacità fiscale e tecnica: I soggetti qualificati dispongono della competenza necessaria per utilizzare efficacemente i crediti, evitando che vadano sprecati.
Come Funziona la Cessione dei Crediti Fiscali?
- Prima cessione: Il titolare del credito può cederlo a qualsiasi soggetto interessato, come privati, imprese o banche.
- Cessioni successive: La normativa consente un massimo di due ulteriori cessioni, che possono essere effettuate solo verso soggetti qualificati (banche, intermediari finanziari o assicurazioni).
- Cessione da banche a correntisti: Le banche possono cedere i crediti ai loro clienti correntisti, ma questi non possono effettuare ulteriori cessioni.
Vantaggi per i Soggetti Qualificati
Acquistare crediti fiscali rappresenta una strategia vantaggiosa per i soggetti qualificati:
- Risparmio fiscale diretto: Possono utilizzare i crediti per ridurre il carico tributario.
- Diversificazione degli investimenti: Offrono un’opportunità sicura e regolamentata per ampliare le loro operazioni.
- Sostegno all’economia: Favoriscono interventi di riqualificazione energetica e miglioramento del patrimonio edilizio.
Conclusione
La cessione dei crediti fiscali è un’opportunità importante, ma il sistema è regolato da norme precise per garantire trasparenza e sicurezza. Le limitazioni imposte alle cessioni successive servono a preservare l’efficacia del meccanismo e a tutelare le risorse pubbliche. Se desideri acquistare o cedere crediti fiscali, affidati a professionisti esperti e consulta le linee guida dell’Agenzia delle Entrate per rispettare ogni requisito normativo.
Comments
Buon pomeriggio,
una società mia cliente ha, nel proprio cassetto fiscale, crediti per superbonus, annualità 2025-27, per circa 1.600.000 euro.
Essendo di seconda cessione, impedita al trasferimento diretto, intende trasferirli cedendo le quote della srl (con disponibilità, poi, a riacquistarle, quando, tra un anno e mezzo circa, il cessionario avrà compensato tutti i crediti).
Rimango a disposizione per approfondimenti e ringrazio per la disponibilità.
Cordialmente
Daniele
Ciao Daniele e grazie per aver condiviso la tua situazione.
Dal punto di vista tecnico, l’operazione che descrivi — cessione delle quote della società per trasferire indirettamente i crediti Superbonus di seconda cessione — presenta alcuni punti critici che è importante considerare con attenzione.
👉 Aspetti normativi
Il DL 11/2023 ha bloccato le ulteriori cessioni dei crediti Superbonus già oggetto di una prima cessione. La cessione delle quote della società non comporta di per sé il trasferimento dei crediti (che rimangono nella società stessa), ma l’Agenzia delle Entrate potrebbe interpretare l’operazione come un negozio indiretto volto ad aggirare questo divieto, con applicazione delle norme antielusive (art. 10-bis L. 212/2000).
👉 Profili pratici
La valorizzazione delle quote richiede una perizia accurata, che tenga conto del valore nominale e di mercato dei crediti, oltre ai rischi legati alla loro effettiva compensazione.
L’operazione deve essere accompagnata da accordi contrattuali ben strutturati che disciplinino:
– i diritti e gli obblighi durante il periodo di detenzione delle quote;
– le modalità del futuro riacquisto;
– eventuali garanzie per tutelare entrambe le parti.
👉 Rischi e suggerimenti
L’operazione comporta un rischio concreto di contestazione fiscale, soprattutto se dovesse emergere che l’obiettivo principale è aggirare il blocco delle ulteriori cessioni.
Ti consiglio:
✅ di valutare un interpello preventivo all’Agenzia delle Entrate per verificare la correttezza della struttura proposta;
✅ di motivare l’operazione con ragioni economiche sostanziali e non legate unicamente alla gestione del credito.
👉 In conclusione
La cessione delle quote non viola direttamente il DL 11/2023, perché i crediti restano alla società. È però la finalità dell’operazione e come viene strutturata a determinare il rischio di una possibile contestazione.
Questo è un parere tecnico generale e non costituisce consulenza fiscale o legale personalizzata.
Il cedente può pagare con i crediti l’intero F24 altrui?
Grazie per la tua domanda, che ci dà l’opportunità di chiarire un punto fondamentale nella gestione dei crediti fiscali da bonus edilizi.
❌ No, il cedente non può pagare l’F24 di un altro soggetto con i propri crediti fiscali
I crediti fiscali ottenuti, ad esempio, da Superbonus, Ecobonus o altri bonus edilizi, possono essere utilizzati esclusivamente dal titolare del credito per compensare imposte, contributi e tributi tramite modello F24 intestato a sé stesso.
👉 In altre parole:
Il cedente può usare i propri crediti per i propri F24.
Non può utilizzarli per pagare debiti fiscali intestati ad altri soggetti (es. familiari, amici, aziende terze).
🔄 E se volesse trasferire il credito a qualcun altro?
La normativa attuale prevede la possibilità di cessione del credito, ma con importanti limitazioni.
Dopo la prima cessione (quella dal cedente originario a un terzo), le eventuali successive cessioni sono consentite solo verso soggetti qualificati, come:
– banche
– intermediari finanziari iscritti all’albo
– società appartenenti a gruppi bancari
– imprese di assicurazione autorizzate
⚠️ Questo significa che non è possibile cedere crediti a persone fisiche o imprese non qualificate al di fuori del primo passaggio.
✅ Come funziona allora la cessione del credito?
Il cedente, se non può utilizzare direttamente il credito, può cederlo una sola volta a un soggetto terzo, che deve accettarlo tramite l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.
Piattaforme specializzate come CediloSubito.it mettono in contatto cedenti privati (professionisti) o imprese con cessionari interessati all’acquisto dei crediti fiscali, in modo regolare, tracciabile e sicuro.
🟢 Scopri come cedere correttamente i tuoi crediti fiscali
Su Cedilo Subito puoi ottenere:
– una valutazione gratuita dei tuoi crediti edilizi
– supporto nella procedura di cessione
– accesso a operatori qualificati interessati ad acquistare i tuoi crediti
Rimaniamo a disposizione
Il Team di Cedilo Subito